ALIENAZIONE RELIGIOSA IN HEGEL, FEUERBACH
E MARX HEGEL Nel corso della storia si sono verificati diversi livelli di alienazione religiosa da parte della coscienza: Il medioevo è il periodo caratterizzato da un maggior livello di estraniazione. Dio è visto come completamente trascendente alluomo, e come essere sensibile ed esteriore. La coscienza non riesce così a ricongiungersi con lassoluto perché muove dal presupposto che finito ed infinito siano separati, e risulta infelice. Con il Rinascimento e la Riforma protestante vi è un superamento
dellestraneazione. Si afferma infatti linteriorità
e la spiritualità che portano ad una riconciliazione tra umano
e divino. Secondo Hegel il protestantesimo è lautentica realizzazione
della verità cristiana. Dio si aliena da sé abbandonando la propria infinitezza, facendosi finito, e immergendosi nel travaglio del negativo. Qui sta la concezione della riconciliazione di finito e infinito. FEUERBACH PARTE CORPOREA, SENSIBILE, FINITA (individuo) in contrapposizione con PARTE DIVINA, ASSOLUTA, INFINITA (essenza) Egli, invece di riflettere su sé stesso, inventa un Dio proiettando
in esso i caratteri migliori dellumanità, e in questo modo
inconsapevolmente si aliena. Feuerbach fa la prima grande affermazione
di ateismo. In effetti già il messaggio cristiano può far capire che uomo e Dio sono la stessa cosa: il Dio cristiano non è solo un essere onnisciente (Dio della ragione)
e onnipotente (Dio della morale), ma anche il Dio dellamore, che
per amore si è fatto uomo simbolizzando così il ricongiungimento
di essenza e individuo. nella fede infatti laspirazione legittima alla felicità
si configura come un desiderio egoistico di beatitudine individuale; e
poiché luomo vive solo in vista della propria salvezza ultraterrena
tralascia il lavoro comunitario e il progresso. MARX Mentre Feuerbach concepisce luomo come astratto e astorico, Marx lo concepisce come concreto e storicamente determinato. Mentre per Feuerbach la religione scaturisce dallo squilibrio tra essenza infinita e individualità finita, per Marx scaturisce da una più profonda e originaria alienazione sociale. Mentre per Feuerbach la religione è una prima forma di autocoscienza delluomo, per Marx è lespressione della sua miseria. Mentre Feuerbach contro lalienazione religiosa propone la presa di coscienza che la teologia è antropologia (giungendo ad una nuova era), per Marx va insegnato agli uomini che luomo è essenza suprema di sé stesso (giungendo al rovesciamento dei rapporti sociali e alla fine di ingiustizia, degradazione e assoggettazione). Infine Feuerbach è convinto di vivere nel periodo del tramonto del cristianesimo sopraffatto dalla secolarizzazione, mentre Marx sostiene che lepoca in cui vive è caratterizzata dal cristianesimo che è la religione specifica della borghesia e del capitale. In particolare per Marx la religione è: unancora di salvezza per coloro che vivono in una condizione di miseria perché permette di sperare in un mondo migliore nellaldilà unillusione creata dai potenti per sottomettere luomo, per far dimenticare i problemi e la miseria; Marx la chiama oppio dei popoli Lalienazione religiosa è in realtà un aspetto di una più generale alienazione economica. Marx giunge a evidenziare alcune fondamentali contraddizioni tra i presupposti delleconomia: laumento della ricchezza genera limpoverimento delloperaio la concorrenza sfrenata porta al monopolio linteresse del capitalista è in contrasto con quello della società leconomia non mostra interesse per luomo, considerandolo solo come un mezzo di guadagno suppone cose che in realtà non sono naturali (Es. proprietà privata) Leconomia porta quindi a una generale alienazione: dalloggetto del lavoro (che non appartiene al lavoratore) dallattività lavorativa (che non è più momento di realizzazione delluomo) dalla natura (che spinge luomo a trasformare la natura secondo un progetto consapevole) dalluomo stesso (che diventa unicamente forza lavoro di proprietà del capitalista) Tuttavia attraverso la filosofia luomo avrebbe potuto riappropriarsi di quanto perduto con lalienazione e, prendendo coscienza del suo stato, giungere alla rivoluzione. Successivamente, attraverso tappe necessarie, si sarebbe potuta instaurare la società comunista. Queste tappe sono: COMUNISMO ROZZO con lo stato che si fa tutore e gestisce la proprietà privata portando i cittadini alluguaglianza economica (dittatura del proletariato) COMUNISMO POLITICO con istituzione delluguaglianza dei diritti COMUNISMO POSITIVO con la sparizione della proprietà privata Dopo lanalisi delleconomia Marx focalizza lattenzione sulla storia e formula il materialismo storico. Secondo questa concezione lo sviluppo (dialettico) della storia è frutto di elementi materiali. Luomo infatti è materia e per vivere deve soddisfare dei bisogni materiali primari; organizza così la produzione dei mezzi di sussistenza. Man mano che la produzione cresce, si sviluppa la divisione del lavoro (una divisione prima per sesso, poi fra lavoro manuale e intellettuale e arriva fino alla specializzazione del lavoro moderna, il culmine della divisione). La necessità di soddisfare bisogni ha portato alla formazione di una rete di rapporti di produzione, che Marx chiama struttura. Da questa dipende la sovrastruttura, un mondo ideale creato dalluomo (permette larte e la religione) dove risiedono tutti i suoi valori e ideali. La sovrastruttura è unutile valvola di sfogo per la società, ma nella società capitalistica essa è controllata dalla borghesia, che impone agli altri i suoi valori di ricchezza e guadagno. |