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LA GUERRA DEI TRENT'ANNI
E lultima guerra di religione fra protestanti e cattolici.
Assume un andamento europeo. Si può sintetizzare in quattro fasi:
1. FASE BOEMA. Protesta contro la tedeschizzazione e cattolicizzazione
di Boemia e Ungheria da parte di Ferdinando II. Scoppia nel 1618 con la
celebre defenestrazione di Praga, in cui i rappresentanti
dellimperatore vengono buttati dalla finestra per protesta contro
Ferdinando. A favore dellimperatore si schiera il duca Massimiliano
di Baviera. La guerra acquista una dimensione europea e dura fino al 1648
perché la questione della Boemia era solo una parte di un problema
ben più grande: la questione del predominio fra cattolici e protestanti.
La prima fase termina nel 1630 con la battaglia della montagna bianca
in cui Massimiliano, aiutato dallesercito spagnolo (cattolico),
seda i rivoltosi.
2. FASE DANESE. Interviene il re di Danimarca, Cristiano IV, preoccupato
dei successi di Ferdinando, ma viene ripetutamente sconfitto dal famoso
generale Wallenstein che è il secondo grande protagonista della
guerra assieme a Massimiliano. Alla fine, nel 1629, Cristiano IV è
costretto a firmare la Pace di Lubecca, che chiude la seconda fase. Tuttavia,
limperatore Ferdinando non si accontenta della vittoria e ne vuole
approfittare per restaurare in Europa lautorità dellimperatore
e il cattolicesimo. Questo suscita un allarme di tutte le potenze europee
e lo scoppio della terza fase.
3. FASE SVEDESE. Limperatore tenta di imporre la sua autorità
e il cattolicesimo e suscita lallarme dellEuropa con due provvedimenti:
1) LEditto di Restituzione che restituisce alla Chiesa Cattolica
tutti i beni confiscati in precedenza. Questo editto scontenta sia protestanti
che cattolici, che lo ritengono inopportuno
2) Per premiare Massimiliano della sua fedeltà, gli conferisce
la carica di Principe Elettore, atto illegale, perché era una carica
ereditaria di sette famiglie fin dalla Bolla dOro del 1356.
In conclusione preoccupava lEuropa anche un terzo aspetto, cioè
il potere personale del generale Wallenstein. E un personaggio spietato
che limperatore aveva nominato principe per ricompensarlo dei suoi
sevizi, ma aspirava a diventare re. A questo punto interviene il grande
sovrano di Svezia, Gustavo Adolfo, uno degli esempi più famosi
di monarchia assoluta del 600. Ottiene numerose vittorie grazie
ad un esercito reso efficiente da alcune innovazioni:
1) Artiglieria leggera, cannoni più maneggevoli.
2) Cavalleria addestrata per le cariche con la sciabola e fucilieri con
moschetto leggero e tiro di precisione.
3) Creazione di un esercito professionale stabile e non mercenario, cosa
più importante,
per un caso fortuito, limperatore riesce a ottenere la vittoria
sulla Svezia, e la fase si conclude con la Pace di Praga del 1635,tuttavia
con la morte in battaglia dello stesso Gustavo, la Svezia rimane debole,
in quanto al posto di Gustavo subentra la figlia Cristina di nove anni,
che diventerà una grande protettrice di filosofi, poeti e letterati.
Fu oltretutto una protettrice dellArcadia e presso la sua corte
morì Cartesio.
4. FASE FRANCESE. Il cardinale Richelieu decide di intervenire
contro limpero. E un paradosso, perché si tratta di
un cattolico che interviene contro un altro cattolico a favore dei protestanti.
Ciò significa che le ragioni politiche prevalgono su quelle religiose.
Richelieu interviene anche contro la Spagna, già in crisi, che
verrà ancor di più abbattuta a causa dello sforzo militare
eccessivo che deve sostenere. Aumentano, inoltre, le spinte indipendentistiche
delle province spagnole, in particolare della Catalogna e del Portogallo,
che diventa indipendente nel 1640 (era stato inglobato da Filippo II).
La battaglia conclusiva di questa fase avviene nel 1643, a Rocroi: la
Francia vince contro la Germania.
A questo punto abbiamo la Pace di Westfalia nel 1648, che viene firmata
dal successore Ferdinando III.
La Pace di Westfalia ha delle conseguenze fondamentali per la storia successiva:
1. Il definitivo crollo del progetto politico e religioso dellimperatore
di estendere la sua egemonia cattolica su tutti i cristiani dEuropa.
2. Fine delle guerre di religione con la sconfitta del progetto di sottomettere
i protestanti. Il paradosso è che la guerra è stata inutile,
perché si ritorna al principio della Pace di Augusta, del 1555:
cuius regio, eius religio.
3. Dissoluzione del potere imperiale e divisione della Germania in una
miriade di staterelli. Gli Asburgo governano solo su Austria, Boemia e
Ungheria. Dovremo aspettare il 1871 quando il grande statista Bismarck
riunificherà la Germania formando il cosiddetto Secondo Reich,
per distinguerlo dal Primo, cioè il Sacro Romano Impero, e dal
Terzo, quello costituito da Hitler.
4. Le conseguenze della Pace di Westfalia sono durature. La Francia acquista
un potere che manterrà fino al 1871 quando verrà sconfitta
da Bismarck. La guerra non è finita con Westfalia, ma prosegue
tra Spagna e Francia sino al 1659 con la Pace dei Pirenei.
5. Conseguenza economica. La devastazione dellEuropa, il danno alle
finanze degli Stati in guerra, la diffusione delle epidemie, favorita
dal movimento degli eserciti e dalle fughe delle popolazioni dalle campagne
alle città, dove lassembramento favorisce il diffondersi
delle infezioni, anche con la comparsa di nuove malattie, come la sifilide.
Tutto questo pone la Guerra dei Trentanni fra le cause della crisi
del 600, ma aggrava i sintomi di una crisi già iniziata precedentemente.
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